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Títol:     « ... nos emperó fem aquest libre artificialment...». L’ars combinatoria lulliana strumento dell’etica civile nel Llibre de virtuts e de pecats
Autor/es Evangelisti, Paolo ; Università degli Studi, Trieste
Matèries en català: Llull, Ramon, 1232/3-1315 Crítica i interpretació
Matèries en anglès: Llull, Ramon, 1232/3-1315 Criticism and interpretation
Abstract:  Sono individuate quattro caratteristiche chiave del Llibre de virtuts e de pecats: 1) La netta diversità rispetto alla struttura classica dei manuali di predicazione e delle raccolte omiletiche. Llull sceglie di discostarsi dalla struttura del sermo modernus ed allestire un sermonario fondato sulla sua ars combinatoria. 2) La reimpostazione dell’ars praedicandi basata sulla scelta di slegare i suoi testi dal ciclo liturgico, che diventano indipendenti dall’anno cristiano e dal versetto biblico che costituiva la base di partenza del sermo modernus. 3) La scelta di modificare il catalogo classico delle virtutes e dei vizi proprio della tradizione medievale, portandoli ad otto. 4) La scelta di proporre come primo sermone la Giustizia contrapposta all’inciviltà dell’avaro. L’avarícia lulliana, in un orizzonte testuale impregnato di pauperismo evangelico francescano, costituisce un disvalore comunitario per una serie di argomentazioni. Riflettendo sul disvalore dell’avarícia Llull contribuisce a mettere a fuoco i parametri costitutivi del mercato, del contratto, della moneta, ed offre al suo pubblico di cives, di mercanti e di sovrani, la possibilità di definire i valori immateriali che rendono agibile e credibile il mercato delle merci e del denaro. Il terreno di riflessione costituito da avarícia è, dunque, un ambito discorsivo nel quale si precisano la natura e la funzione delle ricchezze. In questo contesto l’uomo ricco, il buon civis lulliano e cristiano che rifiuta l’avarizia, è definito uomo libero (“franc”), disponibile al rischio, capace di utilizzare anche a questo fine tutta la sua intelligenza creativa. Il complesso di queste implicazioni etiche configura un ambito di responsabilità del singolo attore del mercato come responsabilità non solo verso Dio, la legge naturale e quella divina, ma, concretamente, nei confronti della comunità civile nella quale egli stipula contratti, scambia merci e denaro. ; In this article four key characteristics of the Llibre de virtuts e de pecats are discussed: 1) The clear difference with respect to the classic structure of manuals of predication and of homiletic collections. Llull chooses to distance himself from the structure of the sermo modernus and to produce a sermonary based on his ars combinatoria. 2) The setting out of an ars praedicandi freed from its basis in the liturgical cycle, and thus independent of the Christian year and of the Biblical passages which constituted the starting point for the sermo modernus. 3) The decision to modify the classic catalogue of virtues and vices characteristic of the medieval traditions, making each eight in all. 4) The decision to propose as his first sermon one on Justice opposed to the incivility of the miser. Reflecting on the negative quality of avarícia, Llull puts to a scathing examination the parameters which constitute the market, contracts, money, and offers to his audience of cives, merchants and sovereigns, the possibility of defining immaterial values which might make possible and credible a market of merchandise and money. The terrain of reflection on the subject of avarícia therefore becomes an area of discourse in which are clarified the nature and function of wealth. In this context, the rich man, the good Lullian and Christian civis who rejects avarice, is defined as a man who is free (“franc”), capable of using to this end all his creative intelligence. The sum of these ethical implications configures a range of responsibility of the individual market agent as a responsibility not only towards God, along with natural and divine law, but also specifically in the confrontations of the civil community in which he draws up contracts, and interchanges merchandise and money.
Font:  Studia Lulliana 2012, Vol 52, p. 55-80
Identificador:  doi:10.3306/STUDIALULLIANA.107.03
Tipus de document:  info:eu-repo/semantics/article ; info:eu-repo/semantics/publishedVersion
Avís legal:  All rights reserved ; info:eu-repo/semantics/openAccess